Percorsi digitali
2 Giugno 1946
Repubblica 12.718.641, 54,27%; Monarchia 10.718.502, 45,73%.
Questi i risultati del referendum istituzionale che si tenne, contestualmente alle elezioni per l’Assemblea costituente, il 2 giugno del 1946.
Elezioni che videro come primo partito la Democrazia cristiana con 8.101.004 di voti pari al 35,21% e 207 eletti. Secondo fu il PSIUP con 4.758.129 voti pari al 20,68% con 115 deputati e terzo il PCI con 4.356.686 suffragi, pari al 18,93% e 104 parlamentari.
Con questo percorso digitale, l’Istituto Luigi Sturzo intende proporre, attraverso una selezione dal proprio materiale archivistico e bibliografico, un approfondimento sul referendum istituzionale e sulla giornata elettorale del 2 giugno: la prima a suffragio universale che vide la partecipazione delle donne al voto.
I materiali selezionati, tra articoli del quotidiano “Il Popolo”, manifesti di partito, saggi di Luigi Sturzo, documenti e manoscritti provenienti dall’Archivio Giulio Andreotti, oltre a una breve testimonianza del Prof. Nicola Antonetti, vogliono evidenziare, oltre ad una valutazione generale, il modo in cui l’evento referendario venne ricordato e promosso anche negli anni seguenti, dalla Dc, che ebbe un ruolo fondamentale, pur fra contraddizioni interne, nella vittoria della Repubblica.
Quella memoria, fattasi storia, contribuì all’edificazione istituzionale e sociale della libertà e della Repubblica nel tessuto vivo del paese.