Una vocazione che si propone oggi come prosecuzione delle attività editoriali intraprese dallo stesso fondatore che, durante il periodo di opposizione al fascismo, aveva dato vita alla piccola casa editrice Seli. Depositario di tutta la considerevole produzione sturziana, l'Istituto è da sempre impegnato in numerose iniziative di divulgazione e promozione scientifica, in ambito storico e sociologico sulla storia del Novecento, i cui risultati vengono diffusi in volumi curati dall'Istituto.

Pubblicazioni

  • La politica europea e italiana di Piero Malvestiti, a cura di C. Argiolas e  A. Becherucci (Edizioni di Storia e Letteratura, 2018). Il volume raccoglie i contributi presentati nel corso della giornata di riflessione  organizzata presso la sede degli Archivi Storici dell’Unione Europea a Firenze in occasione dell’apertura al pubblico dell’archivio di Piero Malvestiti. Grazie agli interventi di rappresentanti delle istituzioni europee e nazionali,  di accademici e dei familiari, il volume rende il dovuto merito all’importante  contributo di Malvestiti a favore dell’integrazione europea.
  • Andreotti, Gheddafi e le relazioni italo-libiche, a cura di M. Bucarelli e L. Micheletta, (Edizioni Studium, 2018). I saggi raccolti nel volume, frutto dello studio della documentazione dell’Archivio Giulio Andreotti conservato presso l’Istituto Luigi Sturzo, sono dedicati a vari aspetti, momenti e problemi della politica libica condotta dai governi italiani.
  • Aldo Moro nella Storia della Repubblica, a cura di N. Antonetti (Il Mulino Edizioni, 2018). Lo scopo del volume è ampliare le conoscenze sull’attività di governo svolta da Aldo Moro e di rinnovare l’immagine pubblica che di lui si è, spesso in modo incompleto, costruita. In queste pagine vengono quindi ricomposti i molteplici impegni politici della sua vita, tragicamente spezzata dalla follia terrorista, rivolgendo giusta attenzione anche alla sua ricca spiritualità. Moro è stato l’«uomo della possibilità», che ha esplorato con intelligenza la direzione delle correnti profonde della società, non solo italiana, e, per quanto possibile, ha cercato di canalizzarle all’interno dell’evoluzione democratica del Paese. Il complesso dei saggi qui proposti rappresenta quindi uno strumento prezioso, con la consapevolezza che non è affatto facile, per la densità della sua riflessione culturale e politica e per le diverse esperienze che ne costituiscono la vita, esaminare l’opera di un politico del calibro di Aldo Moro, la cui identità, tra l’altro, è difficilmente omologabile a quella del ceto dirigente della sua epoca.
  • Attualità del popolarismo? (Quaderno Zero – Editoriale Scientifica, 2018). In occasione delle Celebrazioni per il centenario della fondazione del Partito popolare italiano e della ricorrenza dei sessant’anni dalla morte di Luigi Sturzo, l’Istituto riprende le attività della storica e prestigiosa della rivista “Civitas” con il Quaderno numero zero dedicato ad una riflessione sull’attualità del popolarismo. Al Quaderno seguiranno presto altri volumi incentrati sulle questioni salienti della vita contemporanea.
  • Luigi Sturzo. A tutti gli uomini liberi e forti, a cura di N. Antonetti (Rubbettino Editore, 2018). Un saggio storico sui contenuti politici relativi ai documenti inediti preparatori dell’”Appello a tutti gli uomini liberi e forti”, del Programma e dello Statuto, conservati presso l’Archivio dell’Istituto Luigi Sturzo, con una raccolta di profili biografici dei firmatari dell’Appello.
  • Le culture della Repubblica per l’Europa, (Quaderno 1 – Edizione Scientifica, 2019). Europa, democrazia, libertà: questi i temi cardine della giornata di studio dello scorso 7 marzo 2019 di lancio del Manifesto  “Le culture della Repubblica per l’Europa” sottoscritto da numerose Fondazioni e Istituti culturali. Gli interventi e i contributi contenuti in questo agile volume racchiudono la riflessione proposta per avviare un dibattito sulle principali sfide da affrontare in Europa: è urgente difendere la democrazia europea contro i pericoli che insorgono quando si mettono in discussione i cardini della convivenza tra i popoli europei.
  • Il Municipalismo di Luigi Sturzo, a cura di N. Antonetti e M. Naro (Edizioni il Mulino, 2019). Nel volume è studiata la prima espressione concreta dell’impegno politico di Luigi Sturzo, vale a dire il programma municipale con il quale, all’inizio del Novecento, egli intendeva riportare i cattolici a essere fattivamente presenti in seno alla società. Per questo, a Caltanissetta, tra il 5 e il 7 novembre 1902, radunò i consiglieri comunali e provinciali che erano stati eletti in liste civiche d’ispirazione cattolica, guardando già a un partito municipale capace di garantire un’efficace rappresentanza degli ideali sociali di matrice cristiana negli enti locali. Di fatto, in quell’occasione, sorse l’embrione di quello che sarebbe stato poi il Partito Popolare Italian

 

  • Discorsi sul “Popolo”. Popolarismo e Populismo, a cura di N. Antonetti (Editoriale Scientifica, 2020).  Il volume è il frutto del ciclo di seminari tenutosi nel corso del 2017 sul tema Popolarismo e populismo, e vuole mettere in relazione i due termini per rilevare, in particolare, la profonda attualità del popolarismo: una attualità che si è cercato di cogliere proprio in relazione e, come è risultato, in alternativa al populismo. Leggi l’introduzione al volume

 

  • Emilio Colombo. Protagonista della storia italiana ed europea del Novecento, a cura di N. Antonetti (Rubbettino, 2020). Il volume, curato dal prof. Nicola Antonetti, raccoglie gli interventi, tranne una piccola appendice, del Seminario di studi “Emilio Colombo. Protagonista della storia italiana ed europea del Novecento” tenutosi presso la nostra sede il 9 dicembre 2019 alla presenza del Presidente della Repubblica e sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo. Il Seminario ha avviato un approfondimento e una rivisitazione della figura di Emilio Colombo, uno dei più importanti protagonisti della storia italiana ed europea del Novecento, offrendo un ricordo dell’attività da lui svolta sia a livello nazionale che internazionale e dando conto del suo impegno come uomo del Sud, come uomo di Stato e come europeista. L’incontro ha rappresentato, altresì, l’occasione per presentare l’archivio personale di Emilio Colombo, recentemente acquisito dall’Istituto Sturzo, per il cui riordinamento e digitalizzazione è stata firmata una Convenzione con l’Istituto Universitario Europeo di Firenze (Archivi Storici dell’Unione europea). Indice Volune

 

  • Da Versailles (1919) a Berlino (1989). La lunga storia dell’Europa nel secolo breve, a cura di N. Antonetti e P. Pombeni (Società Editrice il Mulino). La pace di Versailles ha segnato, per giudizio ormai unanime della storiografia, la fine della centralità dell’Europa nella storia mondiale. L’Europa che ne uscì, pur indebolita, continuò a interpretarsi come un «concerto delle potenze». E nell’estremo tentativo di stabilire quali di queste potenze dovessero assumere l’egemonia si giunse al loro collasso: per quanto non fosse allora evidente, si sarebbe trattato di un fenomeno che avrebbe coinvolto tanto i vinti quanto i vincitori della Grande guerra. Il tentativo di non accettare questo dato di fatto costò una nuova guerra mondiale, che lo sanzionò fuor di ogni dubbio. Nacque però una nuova e parzialmente diversa storia d’Europa, non più incentrata sul ripristino impossibile della sua centralità come «potenza» nel senso classico del termine, ma ancora percorsa dall’orgoglio di ricostruirsi almeno come «potenza civile». Questo volume offre una serie di riflessioni sulla complessità della vicenda che si è snodata fra due date simboliche: la conferenza di Versailles e la caduta del muro di Berlino. A cent’anni dal primo e a trent’anni dal secondo, nelle pagine si ragiona su una storia che ha visto mutare la geografia, i sistemi politici e sociali, la cultura, le relazioni internazionali, fino a giungere alle radici della crisi che attualmente coinvolge il nostro continente. Indice del volume

 

  • Riflessioni sul futuro dell’Europa. Un dialogo generazionale per rilanciare l’UE, frutto del progetto che l’Istituto Luigi Sturzo ha portato avanti con il prezioso supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per promuovere un dibattito informato sulle sorti dell’Europa, coinvolgendo docenti universitari, ricercatori, rappresentanti istituzionali e di vari think tank, giovani e men giovani, in un “dialogo generazionale” a più voci. Il volume raccoglie venti di queste riflessioni, che ruotano intorno al tema della democrazia e della rule of law, dell’UE come progetto politico, del contributo dei giovani e della cultura europea come fattore unificante, dell’integrazione e della politica di immigrazione, con il tentativo di fornire anche degli spunti concreti in termini di policy in vista della Conferenza sul Futuro dell’Europa. Il volume, con la prefazione del Prof. Nicola Antonetti e l’introduzione dal Min.Plen. Armando Barucco e dal Segr.Leg. Lorenzo Vai, è stato curato da Loredana Teodorescu.

 

 

  • Stato e sistema delle autonomie dopo la pandemia. A cura di N. Antonetti e A. Pajno (Il Mulino). Il volume mette a fuoco i problemi legati all’incerta o mancata attuazione della riforma del Titolo V della Costituzione del 2001, che ha prodotto le diffuse difficoltà registrate, specie nella stagione della pandemia da Covid 19, nei rapporti di competenze tra i diversi livelli di governo. I contributi qui raccolti pongono l’accento, da vari punti di vista, sulla necessità di ridefinire ruoli e funzioni del nostro sistema delle autonomie in vista degli impegni assunti per la corretta gestione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), con le sue missioni e le sue risorse. Di qui l’urgenza di rivitalizzare il policentrismo, con autonomie regionali e locali effettivamente responsabili, in un orizzonte unitario e aperto all’integrazione europea. Infine, nel volume si offrono approfondite riflessioni sulle misure e riforme istituzionali più urgenti per prendere finalmente sul serio il principio autonomistico e la sussidiarietà e per mettere il sistema delle autonomie nelle condizioni di svolgere un proprio ruolo democratico ed efficiente, rendendo le comunità territoriali coprotagoniste dell’intera vita istituzionale dello Stato.

 

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