Palazzo Baldassini
Il palazzo
Situato in Via delle Coppelle, nell’area di Roma che dal XIII secolo in poi è denominata S. Eustachio, Palazzo Baldassini venne costruito per incarico del giurista Melchiorre Baldassini da Antonio da San Gallo il giovane tra il 1515 e il 1518.
Siamo nell’Italia del Rinascimento, un periodo nel quale l’Italia fu al centro di una rivoluzione intellettuale che portò grandi innovazioni anche in campo artistico e architettonico.
In quegli anni, San Gallo è l’architetto di Papa Leone X – il cardinale Giovanni de’ Medici figlio del grande Lorenzo il Magnifico – e da questi è incaricato di migliorare l’aspetto dell’area di Roma che si sviluppava intorno al palazzo di proprietà della famiglia dé Medici, l’attuale Palazzo Madama. La vita nella zona dove doveva sorgere il Palazzo era molto fervida: una moltitudine di persone la affollavano, impegnate in varie attività, come il trasporto delle botti di vino, “le cuppelle” da cui deriva proprio il nome di via delle Coppelle. Il tessuto edilizio era formato da strutture basse e malsane, spesso invase dalle piene del Tevere, abitate da una popolazione che viveva in condizioni misere mentre, poco più in là, si trovava la zona dei ricchi, con splendidi palazzi, grandi piazze e imponenti opere d’arte. Su questa linea di confine che separava nobili e plebei, ricchi e poveri, Melchiorre Baldassini decise di far sorgere il suo Palazzo.
Di origini napoletane, uomo colto e di potere, lettore di diritto civile alla Sapienza, avvocato concistoriale e “avvocato dei poveri”, Baldassini è un uomo potente e ricco, grande amico del cardinale Andrea Della Valle, raffinatissimo intellettuale, che lo influenzerà sino ad indurlo a divenire un rilevante collezionista d’arte dei cui numerosi tesori oggi, costituiti soprattutto da statue antiche, purtroppo non è rimasta traccia. Alla sua morte, nel settembre del 1525, Baldassini fu sepolto nella chiesa di S.Agostino, prossima al Palazzo che aveva fatto edificare.