Il 2020, l’anno in cui sarà lanciata la Conferenza sul Futuro dell’Europa, ha visto il susseguirsi di diversi eventi traumatici per l’Unione Europea che rischiano di mettere in ombra questa iniziativa. La vittoria elettorale del Premier britannico Boris Johnson, nel
dicembre 2019, ha confermato la volontà britannica di uscire dall’UE, mettendo in luce alcuni elementi di potenziale fragilità del progetto di integrazione. La pandemia Covid-19 ha poi scatenato una crisi globale senza precedenti, evidenziando ancora una volta la necessità di maggiore solidarietà europea a fronte dell’incapacità dei singoli governi di farvi fronte da soli senza mettere a rischio i sistemi sanitari e la propria resilienza economica.
Tuttavia, è proprio in tempi traumatici come questi che occasioni di riflessione collettive, come quella prospettata dalla Conferenza sul Futuro dell’Europa, si rendono fondamentali per ripensare il processo di integrazione europea e riflettere sulla necessità di maggiore solidarietà.
In questo frangente, all’interno del Festival Culturale Europeo “Lector in Fabula” che dal 2018 viene organizzato a Conversano dalla Fondazione Di Vagno, l’Istituto Affari Internazionali (IAI), in cooperazione con l’Istituto Luigi Sturzo e il Centro Studi sul Federalismo organizza, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Fondazione Compagnia di San Paolo, il secondo appuntamento dei “Dialoghi di Cittadinanza sul Futuro dell’Europa”.
L’iniziativa, che si svolgerà in modalità online, si colloca all’interno delle attività previste dalla Conferenza sul Futuro dell’Europa perché ha come obiettivo quello di coinvolgere i cittadini, sia direttamente che digitalmente, in un dialogo collettivo sul rilancio del progetto di integrazione europeo e del principio di solidarietà nell’era postBrexit e Covid-19.